“Oh ragazzi, e ‘un ci si puo’ sta’ a perde tanto tempo… Chiamiamoci Trauma Team e festa finita. Lo cambieremo i’pprossim’anno.”

Questa fu la sintesi finale di una mini discussione fatta davanti al foglio d’iscrizione delle Ruolimpiadi dell’Anno Domini 1999. C’eravamo preparati con entusiasmo a quella prima, nuova, avventura lucchese; il nostro nucleo storico di giocatori di GdR era carico e volenteroso, seppur nella inevitabile timidezza della “prima volta”.

Oggi, dopo quattro anni di esperienza sulla schiena, le cose sono cambiate un bel po’: l’avventura lucchese non è più nuova (e questo è ovvio…), del nucleo storico di giocatori siamo rimasti in tre (quest’anno abbiamo anche due “matricole”), la carica e la volontà ci sono sempre ma ad un livello per forza di cose diverso (forse, un po’ sarà dovuto anche all’appagamento), mentre la timidezza è sicuramente sparita dai nostri curriculum.

Ma guarda un po’, alla fine una delle poche cose rimaste uguali è proprio il nome della squadra. Trauma Team. Mai cambiato in questi anni di partecipazione. In fondo in fondo ci siamo affezionati. E, in fondo in fondo, questa è proprio una nostra caratteristica. Di affezionarsi a quelle piccole o grandi cose che ci appassionano e che ci regalano momenti di felicità.
Come gli eventi, forse un po’ troppo classici ma ancora avvincenti, che portiamo a Lucca.
Come, del resto, le Ruolimpiadi stesse.

“Yes, Sir. Trauma Team ancora una volta pronto ad entrare in azione.”

Buone Ruolimpiadi a tutti.