Opera fra le principali di Hugo Pratt, “Gli Scorpioni del deserto” narra le avventure del tenente Koinsky, polacco arruolato nell’esercito inglese, ambientate in Africa Orientale durante la seconda guerra mondiale. Ma la guerra con la G maiuscola, quella fatta di grandi battaglie e grandi personaggi, rimane sullo sfondo, e quelle raccontate da Pratt sono sempre vicende private, storie di uomini sperduti in quella terra di nessuno costituita dal deserto, un non-luogo ai margini del mondo civile (o incivile, che dir si voglia), dove i fronti diventano fluidi e indistinti, e si finisce per trovarsi da una parte come dall’altra, quasi senza accorgersene.
Organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Fumetto di Lucca e Cong (la società che detiene i diritti di Pratt) e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la mostra è già stata ospite del “Festival International de la BD” di Angoulême, e mostra in anteprima alcune tavole dei nuovi episodi della serie, realizzati da Pierre Wazem.
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