I DIECI / di FRANCO CUOMO
Quale oscuro mistero italiano si cela dietro l’intoccabilità
dei dieci professori, in prevalenza medici, che nel 1938 sottoscrissero
il Manifesto della razza, noto anche come Manifesto
degli scienziati razzisti? Per quale inesplicabile motivo
non vennero rimossi dalle cattedre universitarie alla caduta
del fascismo, ma reintegrati nei loro privilegi nonostante
la terribile colpa di avere legittimato la deportazione in
Germania di ottomila ebrei? In che consisteva la “originalità”
del razzismo italiano, tanto decantata da Mussolini, rispetto
a quello tedesco?
Ruota intorno a questi interrogativi la ricerca svolta da
Franco Cuomo in una delle pagine meno investigate della Shoah
italiana, fornendo prove certe del ruolo non soltanto teorico
ma operativo ricoperto dagli “scienziati razzisti”.
Prove dei loro incontri a Berlino con Himmler, Hess e altri
eminenti carnefici del Reich; prove di visite ai campi di
sterminio; prove delle alte cariche ricoperte da alcuni di
loro nell’ufficio della razza.
Esistono infine gli organigrammi del tribunale della razza
e degli enti per la liquidazione dei beni tolti agli ebrei,
gestiti da personalità poi riciclate con tutti gli
onori nella democrazia. Franco Cuomo ne riporta i nomi in
questo libro, evidenziandone le responsabilità attraverso
i loro stessi scritti, le carriere, le zelanti manifestazioni
di adesione ai piani del regime.
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