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i Premiati di Lucca Games 2005
BEST OF SHOW
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la gallery fotografica)
Miglior Gioco Italiano
Per l'originalità dell'ambientazione e delle meccaniche
di gioco, l'ottimo bilanciamento, nonché per la capacità
di utilizzare in modo intelligente ed elegante un elemento significativo
del patrimonio culturale italiano, il Best Of Show 2005 per il miglior
gioco italiano va a... Siena.
Miglior Gioco Tradotto
Per la ricchezza della confezione, l'originalità delle soluzioni
tecniche degli elementi che compongono la plancia di gioco, la loro
qualità materiale e, soprattutto, nella speranza che simili
iniziative possano attrarre nel mondo del "gioco intelligente"
un pubblico sempre più vasto, il Best Of Show 2005 per il
miglior gioco tradotto va a... Heroscape
Sezione Gioco Italiano
Le 3 nomination della giuria sono state così assegnate:
La nomination come Miglior Gioco di Ruolo è andata
alla cupa e appassionante ambientazione di Nephandum (25
Edition) dopo un acceso testa a testa con l'innovativo
One shot one kill (Rose & Poison). Nephandum si è segnalato
per la cura e la qualità editoriali, che ne fanno un prodotto
di caratura internazionale: ottime le illustrazioni, il lettering,
la stampa e la rilegatura del volume, nonché la struttura
dell'ambientazione e il tono narrativo con cui vengono presentati
i singoli aspetti che la compongono. Nephandum è presentato
come il primo tassello di un più complesso mosaico dark,
capace di appassionare sia i patiti delle pubblicazioni White Wolf,
sia dei miti Lovercraftiani. Unico neo: la totale assenza di ironia.
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La nomination come Miglior Gioco di Carte è andata
all'istrionico party game Sì, oscuro signore (Counter-Defcon-Stratelibri)
preferito al pur ottimo e modulare Wings of War - Burning Drachens
(Nexus Editrice). "Sì, oscuro signore" è
un prodotto leggero e divertente, che rilancia in modo convincente
e appropriato il personaggio di Rigor Mortis, disegnato da Riccardo
Crosa, autore anche delle illustrazioni dei tre mazzetti di carte
che compongono il gioco. Il gioco, molto rapido e godibile, coglie
perfettamente lo spirito del personaggio e si colloca all'interno
del meritevole intento dell'editore, che vuole esportare il Rigor
Mortis mediante un'intensa attività di marketing e di iniziative
quali la pubblicazione di fumetti, romanzi di narrativa e giochi
di varia tipologia. Il premio vuole inoltre sottolineare l’operazione
congiunta di più editori italiani, capaci di collaborare
per realizzare e distribuire edizioni personalizzate (le diverse
distribuzioni contengono infatti una carta diversa). Un appunto
per il prezzo di vendita al pubblico, un po' troppo elevato.
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La nomination come Miglior Gioco da Tavolo è andata
all'elegante e imprevedibile Siena (What's your game?),
preferito, si potrebbe dire "sulla via Francigena", all'intrigante
Fredericus (Da Vinci Games). Siena ha coniugato magnificamente una
plancia di grande impatto, sulla quale è riprodotto l'affresco
dell'Allegoria del Buon Governo del Lorenzetti, con meccaniche di
gioco sorprendenti. Ottimo il bilanciamento e gli scopi del gioco,
ovvero essere apprezzati dai concittadini maturando la propria esperienza
sociale, da contadino a banchiere, facendo il bene della città,
e con buona pace di chi storicamente dirà che ciò
non era possibile. Peccato solo per la scarsa qualità delle
carte da gioco, alle quali avrebbe fatto bene una grammatura superiore.
Sezione Gioco Tradotto
La nomination come Miglior Gioco di Ruolo tradotto è
andata al notturno e lunare Lupi Mannari: I Rinnegati (25
Edition), preferiti all'ambientazione fantasy multi-autore
di Eberron (25 Edition). Lupi Mannari segna un momento di svolta
nella tormentata vita italiana del World of Darkness, che dopo innumerevoli
edizioni e riedizioni del proprio capitolo più famoso, i
Vampiri, finalmente approda alla definizione degli acerrimi nemici
dei discendenti di Caino. L'opera testimonia inoltre lo sforzo di
mantenere un editing di grande impatto, il più possibile
simile alla versione originale, di cui conserva inalterato l'appeal
e sembra confermare l'attuale collocazione della 25 Edition quale
editore di riferimento nel mercato del GDR italiano. Unico neo:
l'eccessivo spessore di alcuni passaggi, di non facile lettura.
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La nomination come Miglior Gioco da Tavolo tradotto è
andata al melting-pot tridimensionale di Heroscape (Hasbro)
preferito all'ottima riedizione di Ticket to Ride Europa (KDS).
Heroscape è un gioco di combattimenti destinato alla grande
distribuzione, la cui ricchissima scatola base offre tutti gli ingredienti
giusti per renderlo accattivante e suggestivo, capace di attirare
i consensi di un pubblico diversificato. Grazie ad un' ingegneristica
plancia di esagoni componibili, consente di creare innumerevoli
scenari, con altezze e terreni differenziati, in cui far scontrare
piccoli eserciti di miniature tratti da diversi immaginari mitici
(dai Vichinghi a Matrix, passando per l'Heroic-Fantasy), e per i
quali sono già disponibili espansioni a parte. Il regolamento,
chiaro e ben scritto, prevede regole base immediate e regole avanzate
convincenti, facilitando l'accesso di giocatori neofiti, sulla scia
di Hero Quest, cui si richiama anche nel nome. Attenzione, però:
il valore globale del gioco come possibile serbatoio di nuovi appassionati
può essere inficiato da quello che sarà il suo prezzo
di vendita al pubblico, che dovrebbe il più possibile avvicinarsi
ai 39,99 $ dell'edizione americana.
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La nomination come Miglior Gioco di Carte tradotto è
andata al collezionabile storico Anachronism (Nexus Editrice),
preferito al collezionabile fantasy Trono di Spade (Counter-Defcon-Stratelibri).
Anachronism si è dimostrato un gioco di grande eleganza e
di impatto, in cui i maggiori condottieri della storia si sfidano
in rapidi duelli che li vedono schierare, nel tentativo di assicurarsi
la vittoria, ogni arma e possibile alleato. Molto apprezzabile la
possibilità di decontestualizzare la storia, consentendo
al giocatore di schierare personaggi armi, armature e veicoli da
guerra di diverse epoche e aree geografiche, possibilità
peraltro ben bilanciata dall'accuratezza delle informazioni storiche
distillate dalle carte, e di gran parte delle illustrazioni, decisamente
godibili. E' forse eccessivamente sbrigativo in alcune dinamiche
di gioco e nel ricorso ai dadi, che possono rendere il duello fin
troppo rapido.
La Giuria desidera inoltre consegnare una menzione speciale ai
disegnatori Mauro Laurenti e Corrado Mastrantuono
del gioco Big Manitou (What's your game?) per la
qualità grafica con la quale hanno illustrato la riedizione
di questo gioco e, quindi, come segnalazione di un'ottima politica
di connubio tra l'anima "games" e l'anima "fumettistica"
della Fiera lucchese.
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